Colpo di scena nel PD, il ritorno di Fassino: "Schlein? Mi ha chiesto se me la sento"
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Colpo di scena nel PD, il ritorno di Fassino: “Schlein? Mi ha chiesto se me la sento”

Elly Schlein

L’ultimo sviluppo strategico del Partito Democratico con Elly Schlein, che punta su Piero Fassino per le europee.

Schlein mi ha sondato. Mi ha chiesto se me la sento di correre alle europee“. Queste parole, pronunciate dall’ex sindaco di Torino e figura di spicco del Partito Democratico (PD), Piero Fassino, rivelano una strategia potenzialmente rivoluzionaria per il partito di Schlein, alla vigilia delle elezioni europee.

Piero Fassino
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Un ritorno strategico per il PD di Elly Schlein

Come riportato da Liberoquotidiano.it, la segretaria del PD, Elly Schlein ha espresso il desiderio di includerlo nella lista dei candidati per il collegio nord-ovest, già noto per la sua competitività. Fassino, con la sua profonda esperienza politica e il suo legame con il territorio, potrebbe rappresentare un’aggiunta di valore in un momento cruciale per il partito.

La coincidenza delle elezioni europee con le regionali in Piemonte introduce una complessità ulteriore. Il PD, probabilmente in lizza senza l’alleanza del Movimento 5 Stelle, si trova di fronte a un bivio. Le divergenze storiche e le strategie divergenti hanno reso impossibile un fronte unito, lasciando presagire una facile vittoria per il governatore uscente di Forza Italia, Alberto Cirio.

In questo scenario, la candidatura di un peso pesante come Fassino, noto per le sue posizioni critiche nei confronti del Movimento 5 Stelle, potrebbe galvanizzare l’elettorato dem e sottolineare una linea di demarcazione chiara all’interno della sinistra.

Esperienza in Europa e la visione politica di Fassino

Oltre all’importanza tattica nel contesto italiano, Fassino porta con sé una considerevole esperienza a livello europeo. La sua partecipazione attiva nell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e le posizioni ferme su temi internazionali come il sostegno all’Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, dove si è posizionato come leader della “sinistra per Israele“, attestano la sua capacità di navigare le complesse acque della politica estera con equilibrio e visione.

Sebbene in passato non sia stato un sostenitore accanito di Elly Schlein, preferendo Stefano Bonaccini durante le primarie del partito, le circostanze hanno cambiato le carte in tavola.

Il suo allontanamento dalla corrente guidata da Dario Franceschini, lo ha reso un “battitore libero“, una posizione che potrebbe ora favorire un riavvicinamento con la segretaria del partito in vista delle sfide europee e regionali.

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ultimo aggiornamento: 2 Aprile 2024 16:46

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